Mes de Luj 2016
Bella, divertente e molto ben recitata, la terza delle quattro giaculatorie. Ma che… sorpresa.
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La scelta che fosse la Paola Cavanna ad interpretare la terza giaculatoria, “Il Meriggio” è avvenuta in maniera “spontanea”.
Avevo letto le prime due assieme alla Paola, scegliendo di chiedere alla Mari (Giuditta la reporter in minuscolo) e alla Daniela di interpretarle. (E mi pare che entrambe abbiano fatto un’ottima lavoro).
La quarta era “prenotata”, così, pur non avendo letto la terza, ho chiesto alla Paola se poteva leggerla lei.
Lei, che le aveva lette tutte, e aveva capito che io non l’avevo fatto, m’ha detto: «e questa… la scelgo io da leggere?». Bheee sì. È stata la mia risposta mezza “piagnucolosa” . Sorridendo, ha piegato i fogli e detto: «ti mando il file».
A questo proposito… sappi che le nostre abilità di registrazione, le cognizioni informatiche e le tecniche di trasmissione dati che abbiamo raggiunto, ci hanno permesso di offrire consulenze – a pagamento – ai tecnici della Nasa. T'hee vist Carugatti!).
In quel momento, ho provato un senso disagio per non averle lasciato la possibilità di scegliere, ma poi, la sua disponibilità per queste iniziative e quel sorriso, mi avevano alleviato il “rimorso”.
Quando è arrivata la sua lettura, non mi sono stupito per la chiarezza del suo milanese, per la bella interpretazione, per la ritmica mantenuta per tutta la giaculatoria, tutte caratteristiche alle quali la Cavanna ci ha abituato, la sorpresa è venuta per il contenuto de “Il Meriggio”.
Quella giovane, che solo da qualche pagina prima, era diventata sposina, e che solo da alcune, teneva in braccio il suo bebè, cantandogli “Fa ninin, popò de cuna…”, che… solo poche quartine prima, appariva una “comune” moglie, che allontana il marito quando il “tandoeuggia d’on salamm” non riconosce il momento giusto, ora… ne “Il Meriggio” la donna mi sorprendeva, facendomi capire che in quanto a “donne” son pròppi on orlocch.
Certo, il nostro Speri Della Chiesa Jemoli, l’è minga on orlocch, lui di donne se ne intendeva. Per lo meno a parole.
“Il Meriggio” è la terza divertente giaculatoria, dello Speri.
La lettura dalla Cavanna esalta tutta la vivacità, la sottile ironia e la deliziosa femminilità che l’autore ha saputo porre nella composizione.
Ora, mi permetto di suggerirti: se chi legge è una donna, le consiglio di ascoltare la bella interpretazione della Paola, godersi la finezza del racconto, e farsi due sane risate.
Se invece si tratta di un uomo, a meno che non pensi di essere del tipo “Speri Della Chiesa Jemoli”, consiglio (come sopra) di ascoltare la bella interpretazione della Paola, godersi la finezza del racconto, e… invece di farsi due sane risate, prendersi quattro appunti.
Poi, andare dalla sposa, baciarla, e solo allora… farsi "quelle" due sane risate.
Ps. (Non è indispensabile che la signora ascolti la giaculatoria letta della Paola Cavanna. Che dici?).
Ti ricordo che dopo la barra audio trovi le scansioni della pagine relative a questa lettura, e ti informo che se desideri ascoltare nuovamente le precedenti giaculatorie, puoi farlo cliccando sulle miniature.
Buon ascolto e divertimento elbor
Legge Paola Cavanna
Fotoreportage
Ho chiesto a Michele, il “nostro” fotografo ufficiale, di scattare qualche foto che ritraesse alcune “donne liberty” da utilizzare in questa giaculatoria... liberty.
Su suggerimento della Cavanna, gli ho consigliato di andare in via Malpighi al 3, e di ricavarle dalla splendida facciata di casa Galimberti.
Purtroppo, sino metà mese Michele è in ferie, così per il momento, l’ho sostituito io col mio Smartphone. Ma appena torna... sostituisco questi scatti sovrapposti con vere fotografie.
Link ed approfondimenti
Giaculatoria: su WikipediA se vuoi saperne di più, clicca qui.
Speri Della Chiesa Jemoli: su WikipediA se vuoi saperne di più, clicca qui.
Il busto di Speri Della Chiesa Jemoli: se vuoi saperne di più, clicca qui.
Casa Galimberti: se vuoi saperne di più, clicca qui.
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