Questa è la machinetta di cicch che non necessitava di monete per erogare le cicche, ed era alla fine del percorso della mostra, vicino all'albo Visitatori.
Ps. Precisazione: la macchina era d'epoca, le cicche comprate per l'occasione
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"Collezionare", è guardare e capire ciò che altri non vedono nemmeno.
Questo biglietto, papà lo teneva appeso, assieme ad altri aforismi o frasi che lo avevano colpito,
nel suo angolo lavoro di Puerto. Mi è sembrato appropriato
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Pettine
Pettine
Pettine
Pettine
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Pettine
Pettine
Pettine
Pettine
Pettine
Pettine
Pettine
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"Collezionare", è guardare e capire ciò che altri non vedono nemmeno.
Questo biglietto, papà lo teneva appeso, assieme ad altri aforismi o frasi che lo avevano colpito,
nel suo angolo lavoro di Puerto. Mi è sembrato appropriato
Pettine
Pettine
Pettine
Pettine
Pettine
Pettine
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Il cartello "intimidatorio" è stato messo per dissuadere quei visitatori che, coinvolti dalla novità e dal interesse, TOCCANO
Lhòini òhu òouh luhlui liugliughluhwlfhrurun
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"Collezionare", è guardare e capire ciò che altri non vedono nemmeno.
Questo biglietto, papà lo teneva appeso, assieme ad altri aforismi o frasi che lo avevano colpito,
nel suo angolo lavoro di Puerto. Mi è sembrato appropriato
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Riaffilatore di lamette da barba. Funzionamento: col primo giro completo della manovella, i due semicilindri rivestiti di caucciù, ruotando si strusciano e affilano la lama fissata al cilindro centrale.
Marca: BILLUX - Misure: 8x3,7x5,5 cm
Spilla per asola - 100 TASSE MA NON - UNA - MOGLIE
... L'imposta sul celibato fu un tributo in vigore in Italia durante il periodo fascista. Il proposito era quello di favorire i matrimoni e, di conseguenza, incrementare il numero delle nascite. Secondo l'ideologia fascista, una popolazione numerosa era indispensabile per perseguire gli obiettivi di grandezza nazionale che si pretendeva spettassero all'Italia, oltre che per avere un esercito il più numeroso possibile. Fonte Wikipedia
Fischietto- Tenuto tra le labbra, la membrana vibrava, emettendo un "fischio" al passaggio dell'aria soffiata con forza.
Ricordo di Milano: Borsetta in argento - f.to chiuso 3x4 cm
Contenuto: 7 stampe a colori (NO offset) f.to 2,2x1,5 cm.
Nota: Ogni immagine ha un titolo, nell'ordine: ENTRATA PRINCIPALE - MARINA - GALLERIA DEL LAVORO - ARTE DECORATIVA - INGRESSO ALLE BELLE ARTI - ARTI DECORATIVE FRANCESI - CARROZZERIA - A matita, sul retro dell'ultima immagine, scritto da papà, suppongo, c'è un 1906
Per mezzo della pressione effettuata sul tasto dell'asta della frizione, col pollice verso indice e medio, che aiutano a sostenere il meccanismo, questi, mette in funzione la rotazione delle pale, (in bachelite, di f.to aperte: 13 cm di diametro) fornendo al proprietario di questo delizioso ventilatore pieghevole a frizione, un piacevole refrigerio e un tocco di classe indiscussa.
Ventilatore pieghevole a frizione
Questo pratico e silenziosissimo ventilatore tascabile, dispone di una tecnologia di altissimo livello, la quale gli consente di raggiungere un quoziente di risparmio energetico senza pari: Classe A +++++ - certificato UE.
La sua duttilità unita alla raffinatezza del design, lo rendo un oggetto cult, ambito dalle classi sociali più elevate. Una breve dimostrazione del suo funzionamento dell'oggetto la potrai apprezzare guardando il video che segue.
Ventilatore from Ivo Borgonovo
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Ventaglio classico, in bachelite. Marca OVA Milano - f.to aperto: 23x13 cm
Sopra: Contrassegno per bicicletta di proprietà del Comune di Milano
Sotto: Tassa di circolazione per biciclette "Bollo" annuale
La scatola dei ricordi: video
Mollette per stendere sponsorizzate. Cotoni C.M.S. e SETE - il FARO
Punta e tacco. Ferretti di protezione, anti consumo, per punte e tacchi. Tacchetto da lavoro nei campi
Scatola in alluminio di dentifricio, coperchio: PREMIATA - POLVERE DENTIFRICIA - del Prof. Comm. VANZETTI dell'Università di Padova
PROPRIETÀ Cav. Carlo TantiniChimico Farmacista VERONA
Fondo: NUOVA - SCATOLA BREVETTATA - della VERA - POLVERE DENTIFRICIA - Vanzetti - Tantini
Cachet, retro: INDICAZIONI: Nei mali di testa e di denti, reumatismi, dolori periodici. - Calmante FORT - Provv. CIP 13/23-5-75 - PREZZO L. 30 - Laboratorio Farmaceutico Calmante FORT - Specialità Medicinali e Galenici - Via Valtellina, 2 MILANO
Lato: Dose: da 1a 3 cachets al giorno Reg n. 9210 Ministero Sanità
Nota: Le dimensioni della cialda che contiene il medicamento sono di 22 mm diametro per 6 mm altezza.
Altro che un goccio d'acqua per mandarlo giù. Se riuscivi a cacciarla giù, il mal di testa passava perché il dolore alla gola era tanto FORT da dimenticare quello alla testa.
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"Collezionare", è guardare e capire ciò che altri non vedono nemmeno.
Questo biglietto, papà lo teneva appeso, assieme ad altri aforismi o frasi che lo avevano colpito,
nel suo angolo lavoro di Puerto. Mi è sembrato appropriato
Gadget di bellezza formato da "pettinino, specchietto, in custodietta" di cuoio di 4,5x8,5 cm.
Messaggio pubblicitario: Per far ottimi regali rivolgetevi alla Premiata Fabbrica Lavori di Acciaio
Sotto scritto in obliquo: N. Mastropietro di Paolo
Sotto ancora: Piazza V.E.41 Campobasso - Massima Economia
Contenitore in plastica, di mini pazzola a scomparsa e pettine
lOGO: G. Rossi - Sotto: spazzolaio in Milano
A lato: MANIFATTURE RIUNITE SPAZZOLE di G. Rossi
VIA SIRTORI 32 - TELEF 25268
La petenessa - Pettinino in plastica per individuare i pidocchi - 9,5x5 cm
Impresso a sinistra: FINITO A MANO - a destra: Un elefante come marchio
La scatola dei ricordi: video
Ricordo di Milano: Libretto ricordo, formato da dodici stampe in bianco e nero, al tratto puntinato (no offset) f.to chiuso 7,5x5 cm, piegatura a fisarmonica,
dei principali luoghi turistici di Milano, rilegato. Logo sul retro: ADM
Lamette da barba
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Contenitore a libro, in bachelite, porta mini spazzola - f.to chiuso 8x5 cm
Sulla chiusura, sopra la cerniera: PATENTED - sotto: POUDRE FLORODOR Sauzè
Fede alla patria????
Necessaire per manicure in custodia di cuoio 3,5x7,5 cm
Penna/matita a scomparsa - Con pennino e matita retrattili: 7,5 cm di lunghezza chiusa
Ricordo di milano.
Interno nella metà medaglia di sinistra: FRATELLI TENSI – LITOGRAFI-EDITORI - MILANO PortaRomana, 105 Proprietà Artstica Letter.
Interno nella metà medaglia di destra: MILANO - Capitale Lombarda, e dell’Insubria Romana, distrutta e riedificata più volte, ricca di monumenti, città assai industriale e commerciale, conta più di 250 m. abitanti. Sono degni di visitare l’Accademia di Belle Arti, la Biblioteca Ambrosiana, il Museo Civico, il Giardino Pubblico, ecc.
Diametro: 4,5 cm
Sotto: la "fisarmonica" delle 17 immagini contenute nel Ricordo di Milano.
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El pittor Elio Borgonoeuv
On omm restaa bagaj
A dispett di stagion che bórlen via,
on “scior” in di manér,
on coeur sincer, malaa de nostalgia
d’on epoca passada.
On vero milanes nassuu a Milan,
a Milan maridaa, diventaa pader,
ch’el teng in di color del sentiment
i penser e ‘l pennel,
ch’el canta in di sò quader
con anima d’artista e coeur nostran
ritornei de ringhera
faa de rassegnazion e dignità
de magon soffegaa… povera gent,
che godeva de pocch,
ma la dava col coeur tutt quell che adess,
con l’éra del progress l’è finii in tocch.
Stòri e memòri del nost vecc Milan,
el Milan pussee bell
che per num milanes, l’è semper quell…
Ada Lauzi
Traduzione della stessa poetessa
Il pittore Elio Borgonovo
Un uomo ancor fanciullo
a dispetto del tempo che va via,
Signorile nel tratto, cuor sincero,
sofferente d’eterna nostalgia
d’un epoca passata.
Un vero milanese nato qui,
qui cresciuto, sposato e genitore
che intinge nei colori dell’”umano”
i pensieri e il pennello,
che conta nei suoi “saggi” mente e cuore
motivi di ringhiera
rassegnazione vera e dignità,
pianti repressi di povera gente
che di poco godeva
tutto ciò che adesso
con l’era del progresso va distrutto…
Storie e memorie d’una Vecchia Milano,
la Milano più bella
che per noi milanesi è sempre quella…
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A sinistra
1989
Stabilitisi a Puerto de la Cruz, si ambientano subito e partecipano alle tante iniziative della comunità italiana, ma Elio non lascia seccare i pennelli, già nei primi approcci agli scorci canari si nota l’influenza dei colori vivaci e della luce brillante dell’isola dell’eterna primavera.
La chiesetta sulla passeggiata San Telmo, sotto, dipinto con la freschezza dei colori canari, un portone di un cortile, che l’artista ci ha abituato a vedere con le tipiche tinte milanesi, a noi così care e familiari, assume un impatto interessante e stimolante allo stesso tempo, lasciandoci indecisi su quale anima di Borgonovo, più ci piaccia ed appartenga.
A centro
Con la loro Cari in braccio (la niña canaria, innamorata persa di lui) lavora a un quadro di dimensioni contenute, per questioni di spazio. Due lavori canari, uno, un ultimo piano, dove Elio ha voluto inserire una sua foto con.. neanche a dirlo, la Cari in braccio
Il suo mini angolo/studio, ha le stesse caratteristiche degli studi di Milano, colmo delle sue cose e dei suoi ricordi meneghini che aveva voluto portare con sé.
A destra
Per un lungo periodo la vita nell'isola dell’eterna primavera è trascorsa in salute, allegria, e in compagnia di tanti amici.
In quel periodo hanno festeggiato con loro il 50esimo di matrimonio e gli 80 anni di Elio. Poi il destino si è ricordato prima di alcuni loro amici, poi di sostituire a loro l’allegria e la gioia con agli acciacchi e la malattia.
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Foto 1: Già amici a Milano, I Colombini, Angelo e Tino, avevano un negozio di ottica in via Ripamonti. Si sono trasferiti a Puerto de La Cruz negli stessi anni di mamma prima e papà.
Foto 2: Con Vito, già a Puerto da qualche anno prima di loro, ai tavolini della Ñamera, bar di fronte casa.
Foto ricordo della festa per gli 80 anni di papà, con la famiglia al completo, e la coppia di amici sinceri: Helga e Gianpiero.
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China su carta - 30x20 cm
Puerto de La Cruz - Chiesina situata nella passeggiata San Telmo
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In questo punto, nella mostra reale, c’era uno schermo collegato ad un computer nel quale era caricata una presentazione interattiva, che riprendeva le didascalie figurate che si comparivano tra le opere e alcuni approfondimenti che il Visitatore poteva consultare a sua discrezione e piacimento.
Nella ricostruzione virtuale che stai visitando, questi approfondimenti sono stai inseriti, quando correlati, nella funzione “Dettagli” delle rispettive diapositive, dopo il testo delle stesse.
Olio su foglio di sughero - 15x15 cm
China su foglio di carta - 10x6 cm
Olio su sagoma di legno - 5,5x9 cm
Olio su copertina in pelle di libro - 20x13,5 cm
Olio su ricostruzione in miniatura di asse per lavare - 16x9 cm
Olio su lastrina tipografica di zinco - 7x5 cm
Olio su pietra - 16x6 cm
Olio su ricostruzione di cavalletto e asse per lavare (realizzato col legno della vecchia scatola
del formaggio Philadelphia) - 7x15 cm
Nota: 431 Placca con il numero della sua matricola di Vigile Urbano
Olio su "suola" di piccolo zoccolo di legno - 6x17 cm
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Raccolte qua e là, dai suoi "fornitori" (in genere discariche abusive o strasceè conosciuti ai pochi), o regalate da amici che sapevano fargli cosa graditissima, le teneva poi per qualche tempo conservate, assieme ad altri piccoli catanaj come bottoni, fregi, medagliette di Madonnine o Crocefissi, come dovessero maturare. Poi, un pomeriggio, (al pomeriggio abbandonava il cavalletto per il tavolo) ne sceglieva una, cominciava a pulirla con la soda, a levigarla, a tagliarle le setole - di saggina - e dopo qualche giorno, la dipingeva.
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A sinistra
El cata ruff…
Quando lo accompagnavo dei suo "fornitore" preferito: l’Aimone, mi mettevo a frugare sperando di trovare qualcosa di interessante da offrirgli e ricevere i complimenti per la scoperta, ma trovavo solo oggetti insignificanti. Lui si avvicinava, con aria distaccata guardava dove avevo già frugato io e mi diceva: e questo… non l’hai visto? Come per incanto a lui le cose apparivano: una scatoletta di pennini, un interruttore a peretta di bachelite, un pettine e una spazzolina di un milione di anni prima.
Erano lì, ma non volevano fossi io a raccoglierli, loro aspettavano lui.
A destra
Al pomeriggio, in genere, per rilassarsi mentre ascoltava la radio, passava un po’ di tempo coi suoi " reperti". Ne sceglieva uno, una lampada a petrolio ad esempio, e le si dedicava totalmente, oliandone la cerniera arrugginita dello sportello, pulendone il vetro o scrostandone l’ingranaggio che regolava lo stoppino. Se era un orologio, rotto naturalmente, con la cornice lavorata, lo puliva dalle incrostazioni del tempo, minuziosamente e con tale dedizione da raggiungere un livello di cura incredibile; con la saliva inumidiva la bambagia che aveva avvolto sulle punte di una pinzetta da filatelico, (che ho ereditato) e come se fosse un pezzo etrusco, lo ripuliva tutto. Quando terminava, lo rimetteva sullo scaffale, nella sua posizione, definita dalla polvere, a riposare e reimpolverarsi.
El cata ruff… segue
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El cata ruff... continua
Seppur molto abile, Papà aveva un grande rivale in questa sua specialità, come si può vedere,
era il suo amico di gioventù, l’Antonio, o come lo chiamava lui… Tugnela
Antonio ad Asso prima della malattia
La Topolino acquistata in società ed usata in condivisione,
dai due amici per le gite fuoriporta con le rispettive famiglie (3+3=6)
Antonio De Marco amico d’infanzia di papà, (anch’egli del Calvairate, P.zza Insubria) era, come l’amico, un appassionato ed abile “cata ruf” - raccoglitore di immondizia. Recuperava, frugando sui banchi dei rigattieri alla fiera di Sinigaglia, gli oggetti più diversi e strani. Usuario anch’egli di selezionate e segretissime discariche, trovava vecchi macinini da caffè, lampade a petrolio, foto e libri del Ventennio e molti altri “oggetti poveri” d’uso comune, che a noi bambini sembravano cose d’altri mondi. Quando i due si si incontravano, per noi bambini era un divertimento enorme, assistere alla sceneggiata che interpretavano. Iniziavano con lunghe, estenuanti e ridanciane recite per mostrarsi vicendevolmente, ma solo in parte, i “reperti” e far aumentare la curiosità dell’altro e nostra, culminando con un elogio spropositato del “pezzo” ritrovato, degno di due grandi esperti di antiquariato (quali in verità erano). Tutto questo, al solo scopo di far lievitare il valore del “tesoro” da barattare con quello dell’amico/rivale.
Antonio, ottimo giocatore di biliardo e di carte (dote passata in toto alla figlia), e tifoso milanista, (nessuno è perfetto) dopo il lavoro anche dopo sposato ed essersi trasferito, amava tornare a passare qualche ora al Campanale, un vecchio bar di piazza Insubria. Dopo qualche anno di pensione non ha retto al secondo intervento al polmone e dopo una malattia lunga e dolorosa è morto ad Asso, dove si era ritirato in convalescenza con la moglie .
Lo abbraccio forte, sapendo che mi guarda non sempre sorridendomi.
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