Domenica 14 de magg 2017
È la parola che esiste grazie all’evento assoluto di ognuno di noi. Il suo significato contiene l’infinito di sentimenti che proviamo, abbiamo provato o mai li abbiamo provati, eppure… la nostra meravigliosa lingua italiana, la più bella del mondo**1, con sole 2 lettere sapientemente combinate è stata capace di crearla: mamma.
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Stimolato dalla suggestione poetica in una conversazione su facebook del groppo de "I amis de la lengua milanesa" ti propongo "Ricòrd de la mia Mama" di Micaela Baciocchi.
Tu... se lo desideri, puoi inviarmi una tua poesia, un pensiero o una tua considerazione in tema. A me farà piacere pubblicarla e agli amici leggerla.
Ho voluto pubblicare, la bella lettera che ho letto sulla pagina facebook di Gianluca Altomare (un amico qui del mio quartiere, i cui genitori erano amici dei miei) che ti propongo perché a mio parere fa riflettere.
Ora ti auguro una buona lettura e ti saluto col consueto: Se vedom… elbor
Ricòrd de la mia Mama
di Micaela Baciocchi
Cara Franca,
mì te scrivi perché se parli domà,
mì resti secca ‘me on bacalà!
Trentanoeuv ann hinnn giammò passaa
de quèll dì là
E quèll ricord de la gran dòna
che te see l’è semper là,
saraa dent in del mè coeur
e mì el defendi cont ardor.
Anca se te seet andada lontan,
ma tant lontan ,
cont el penser mi te tocchi con ‘na man!
Cara Franca, cara la mia Mama,
bèlla brontolòna,
comincia nò,voeuri minga rattellà con tì,
pròppi in ‘sto dì,
in del dì de la toa Festa ,
almen per ‘na vòlta ,… mord nò !
Adèss de ròbb de fà ghe n’hoo anmò,
comincia minga a contamm sù
tutt quèll che te fee, gh’hoo el fiaa curt
e pòdi minga statt adree.
Franca te seet quèll che foo,
te foo tanti Auguri e te doo on basin,
poeu sari sù la porta e voo a fà on gir,
almen fin quand me resta on ciccin de respir!
Ciao Franca, Ciao Mama,
te voeuri anmò ben.
La lettera che ho letto sulla pagina facebook di Gianluca
"Auguri a tutte le mamme e infiniti auguri alle mamme di bambini e adulti con disabilità.
A noi, che abbiamo visto i nostri bambini nelle incubatrici lottare fra la vita e la morte, senza poterli abbracciare per molto tempo. A noi, che ci tiravamo il latte sperando che contenesse una formula magica per la guarigione. A noi che leggiamo manuali di neurologia e di riabilitazione mentre tutti dormono. A noi, che abbiamo dovuto sentire diagnosi e proiezioni sul futuro dei nostri figli di ogni tipo, senza che ci fosse qualcuno a darci veramente un sostegno (a parte Dio, che c'è sempre) .
A noi, che abbiamo imparato a sorridere agli sguardi che feriscono e a reagire instancabilmente ai commenti inopportuni, per difenderli e spargere semi di cultura.
A noi che non perderemo mai la speranza, a noi che siamo diventate guerriere, a noi che a ogni vacanza (se non in ogni fine settimana) capita di litigare per una scala che non doveva esserci, per una porta troppo stretta, per un accesso per i disabili pieno di spazzatura.
A noi, che quando però andiamo ai musei vaticani o alla mostra di Kandinsky facciamo ciao ciao alle file interminabili e passiamo prima di tutti, sbeffeggiandoli, perché siamo con il Presidente!
A noi che siamo in grado di mangiarci un dirigente scolastico o un intero ufficio provinciale a colazione se qualcuno osa provare a ridurre le ore di sostegno o di assistenza.
A noi, che abbiamo ballato e urlato e ululato e pianto di gioia al primo sorriso (o la prima volta che ha detto mamma, inspiegabile) e poi abbiamo visto avverarsi sogni immensi che non osavamo nemmeno sfiorare con il pensiero.
A noi che ci siamo sentite in colpa perché dedicavamo meno tempo agli altri figli ma eravamo ripagate con il doppio dell’amore perché i figli capiscono e sanno e sostengono più di chiunque altro.
A noi, che ci svegliamo di notte chiedendoci chi, dopo di noi, li amerà, li abbraccerà, li bacerà fino a togliere il respiro e poi pensiamo… questo lo affronterò domani.
Auguri a noi, infiniti auguri a noi, mamme infinite volte in una vita."
La pagina facebook di Gianluca
i rimandi...
Ps. Due parole ancora relative alle combinazione delle due lettere in italiano.
Bizzarro è il fatto che anche “papà” ha le stesse caratteristiche, non fosse per l’accento. E… pur avendo una lettera in meno e somigli molto a “pappa”, essenziale concetto per il neonato, mamma rimane per me la più bella combinazione di due lettere nella nostra lingua italiana.
**1 Un giorno, durante una conversazione tra viaggiatori (globe trotter - globus traber – viajeros) uno… di lingua castillana, ha detto (en castillano) che…
«L’inglese è la lingua per parlare con tutti, il tedesco è per dare ordini ai cani e lo “spagnolo” per parlare d’amore e con Dio».
M’è piaciuta questa definizione. Poi riflettendo sul fatto che l’italiano ha radici latine ben più profonde del casigliano, sono certo che el viajero ha sostituito lo spagnolo alla lingua con il quale il detto originariamente era stato creato.
**2 In milanese, la parola “grupp” significa gruppo, mentre “gropp” significa nodo. Sono due parole che mi stimolano. Non si sa mai… in futuro.
**3 La scelta di mettere quella foto in apertura NON è di carattere ideologico, anche se relativamente alla mamma era innegabile il suo più che orientamento… appartenenza. La foto racchiude anche altre sue caratteristiche che ricordo con amore e tenero affetto: la meravigliosa capacità di fare deliziose torte e la immancabile capacità di scottarsi col forno.
Vedi la mano fasciata, frutto sicuroramente di una scottatura, seguita da una valanga
di “saracche e porconi” che immancabilmente tirava tutte le volte che le succedeva.
Mi manchi e ti voglio sempre bene mamma.