A sinistra
1989
Stabilitisi a Puerto de la Cruz, si ambientano subito e partecipano alle tante iniziative della comunità italiana, ma Elio non lascia seccare i pennelli, già nei primi approcci agli scorci canari si nota l’influenza dei colori vivaci e della luce brillante dell’isola dell’eterna primavera.
La chiesetta sulla passeggiata San Telmo, sotto, dipinto con la freschezza dei colori canari, un portone di un cortile, che l’artista ci ha abituato a vedere con le tipiche tinte milanesi, a noi così care e familiari, assume un impatto interessante e stimolante allo stesso tempo, lasciandoci indecisi su quale anima di Borgonovo, più ci piaccia ed appartenga.
A centro
Con la loro Cari in braccio (la niña canaria, innamorata persa di lui) lavora a un quadro di dimensioni contenute, per questioni di spazio. Due lavori canari, uno, un ultimo piano, dove Elio ha voluto inserire una sua foto con.. neanche a dirlo, la Cari in braccio
Il suo mini angolo/studio, ha le stesse caratteristiche degli studi di Milano, colmo delle sue cose e dei suoi ricordi meneghini che aveva voluto portare con sé.
A destra
Per un lungo periodo la vita nell'isola dell’eterna primavera è trascorsa in salute, allegria, e in compagnia di tanti amici.
In quel periodo hanno festeggiato con loro il 50esimo di matrimonio e gli 80 anni di Elio. Poi il destino si è ricordato prima di alcuni loro amici, poi di sostituire a loro l’allegria e la gioia con agli acciacchi e la malattia.
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Foto 1: Già amici a Milano, I Colombini, Angelo e Tino, avevano un negozio di ottica in via Ripamonti. Si sono trasferiti a Puerto de La Cruz negli stessi anni di mamma prima e papà.
Foto 2: Con Vito, già a Puerto da qualche anno prima di loro, ai tavolini della Ñamera, bar di fronte casa.
Foto ricordo della festa per gli 80 anni di papà, con la famiglia al completo, e la coppia di amici sinceri: Helga e Gianpiero.
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