L’amicizia tra Pietro e papà è iniziata per corrispondenza, quando Valpreda era in carcere. I due oltre all’ideologia politica, entrambi milanesi DOC+G, amavano la loro città e il suo dialetto. Era divertente per me e sua moglie Laura, (napoletana) sentirli iniziare una discussione, magari su Bakunin, in italiano ed a un certo punto, notare che erano passati, senza che si accorgessero a parlarsi in milanese.

Nel tondo la Nemi al matrimonio, all’atto della firma, la freccia, per indicare l’Augusta, edicolante di via Orefici; un’istituzione per il movimento anarchico di quegli anni. 
Sotto papà e mamma al pranzo dopo la cerimonia

 

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