Novembre 2021
Il duemilaventidue sta arrivando, ma... i Lunari del 2022 sono già pronti da scaricare qui sul sito...
05/11/2021 - 00
Quest’anno è la bravissima giovane poetessa Adriana Scagliola ad affiancare i quadri di papà nel “Pittura & Poesia de Milan in del Lunari 2022”.
Adriana, sensibile narratrice, capace di incantare e trasmettere passioni personali e sentimenti universali, componendo in italiano come in milanese, ha accettato di partecipare a questa iniziativa nonostante
i precedenti mille impegni. Eccola che si presenta in... milanes.
Son nassuda el 22 de Marz, l’ultima di cinqu giornad de Milan.
La mia prima cà l’era in via Carroccio, arent a la pusterla de Sant Ambroeus.
L’era ciar fin dal princippi che Milan el sarìa staa la mia comètta:
la città de viv, de conoss e de fà conoss.
Con l’Antica Credenza de Sant Ambroeus, giamò de on quai ann,
gh’hoo l’impègn de cuntà a la gent la stòria, i tradizion,
i simbol e i personagg che hann faa grand Milan,
istèss come hann faa i cappmàster col Dòmm.
Sont andada à scòla de milanes, oramai l’è pussee de des ann che scrivi poesii
in ‘sta meravigliosa lengua, s’ciètta e ciara, con tanti paroll e moeud de dì de minga perd.
Ringrazi l’amis Ivo per la propòsta de cobbià i pittùr del sò pà cont e i mè poesii!
El Leonard de Vinci el gh’aveva resón: “La poesia l’è ona pittura che la se sent senza vedèla,
la pittura l’è ona poesia che la se ved, e domà el coeur la sent”.
Relativamente alla parte pittorica del Lunari, conoscendo a fondo il percorso artistico dell’Elio Borgonovo, acquisito principalmente dopo la sua scomparsa, ho voluto dare a questa versione un piglio differente e forse stravagante: far conoscere assieme alle opere che l’hanno identificati come el pittor de la veggia Milan, alcuni schizzi ed appunti, delle riflessioni in età matura o dei lavori giovanili (vecchi e brutti però amati) ed… abusando del grado di parentela che ci lega, rivelare qualche sua “debolezza tecnica”.
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Ogni paragrafo ha uno o più rimandi che permettono di tornare a questo punto e proseguire la lettura del post.
Nella speranza che l’edizione del 2022 del Lunari di Pittura & Poesia ti trasmetta ciò che mi sono prefisso, ti auguro un felice e soddisfacente anno nuovo, invitandoti a scaricare il PDF cliccando sull’icona a lato e… divulgarlo .
Se desiderassi vedere e/o scaricare le precedenti edizioni del Lunari, clicca sui rispettivi anni qui elencati 2017 - 2018 - 2019 e 2020.
Se vedom… elbor
seri dree a desmentegamm… quest’anno come dice la manchette, i Lunari sono tre (tríilunari scritto come il Cherubini scrive tríicantón). Oltre a quello tradizionale, appena descritto, sono disponibili (sempre da scaricare in formato PDF) la versione
di Roberta Cassaghi e quella del viejo.
Durante la realizzazione della versione "ammiraglia"
ho voluto fare una prova l’allineando orizzontalmente del datario,
ponendolo a piè di pagina.
Ho visto che il calendario manteneva un’ottima leggibilità,
lasciando però un adeguato spazio libero,
ideale per pubblicare e valorizzare delleimmagini.
Ho pensato che le opere di amici artisti,
sarebbero state i soggetti perfetti
della pubblicazione, che ho quindi intitolato...
Qualunque espressione artistica di un Amico, che sia scultore, orafo, ceramista, intagliatore, che possa essere riprodotta fotograficamente, ritengo che sia il perfetto contenuto di questa pubblicazione, che diventa così, oltre che un comodo calendario una piccola monografia. Recentemente ho conosciuto la moglie di un amico di gioventù, Roberta Cassaghi. Oltre alla garanzia che il cognome offre, Roberta si è rivelata simpatica e disponibile, senza per questo non esser critica (costruttivamente) quando è giusto esserlo. Su facebook ho poi fatto la piacevole scoperta che la Cassaghi è una talentuosa ritrattista, che predilige l’acquarello. Le ho proposto di fare da “apripista” di questa iniziativa, e la povera… inconsapevole della fretta e lo stress alla quale l’avrei sottoposta per raccogliere il materiale per tempo, ha accettato, permettendo la realizzazione di questo primo numero.
Naturalmente per completare la “prova” ho utilizzato i quadri di papà, completandola e producendo il PDF. Spero con questo che non me ne voglia, ma che lo consideri un “risarcimento” per la libertà che mi sono preso, nella versione “ammiraglia” del Lunari, di rivelare qualche sua “debolezza tecnica”. “debolezza tecnica”.
Ora... mi rivolgo a te Amico Artista, o Amico dell’Amico Artista che mi leggi, abbiamo un anno di tempo per entrare in contatto e preparate per il 2023 il prossimo Lunari di Amis Artista. Attendo vostre mail a info@elioborgonovo.it
* AUF in milanese vuol dire gratis, senza pagare. L’utilizzo di questo termine nasce dal fatto che alcuni barconi che trasportavano i materiali, con la sigla AUF, non pagavano alcun dazio. L’etimologia di questo termine l'ho trovata nel sito di nonna Giuse: http://www.nonnagiuse.it/ nel quale puoi trovare - poesie, aneddoti, curiosità, proverbi, modi di dire, e altro, senza saccenteria e pretese letterarie, ma sempre con predilezione per la "lengua milanesa". Ti consiglio di visitarlo.
Nonna Giuse a proposito di AUF scrive: - Durante la costruzione del Duomo di Milano, tutto il materiale necessario veniva portato su grandi barconi, dal Lago Maggiore fino al centro della città. Seguendo il Ticino, che esce dal lago Maggiore, i barconi arrivavano al Naviglio Grande; poi, mediante un sistema di "conche" che riunivano i navigli, i barconi entravano direttamente in città. Nel 1389 si riuscì anche ad ottenere un laghetto, scavando il terreno a poca distanza dalla fabbrica del Duomo. Quel piccolo lago serviva come porto per i barconi in arrivo dal Lago Maggiore.
Tutti questi materiali essendo esenti da dazi, portavano la scritta "Ad Usum Fabricae", cui corrisponde, nell'abbreviazione, la sigla AUF. I Milanesi collegarono subito questa sigla, con il fatto che i materiali passavano gratis: da allora fare o mangiare gratis si è detto "a uf " italianizzato in "a ufo"! -
Fonte: http://www.nonnagiuse.it/Mangiaauf.htm
All’acronimo AUF ho aggiunto un BOLLO GIALLO perché tempo fa, ricordo che un’autorità in materia di tradizioni milanesi e non solo (che diceva essermi amico) mi ha raccontato che i barconi esenti dal pagamento dei dazi, avevano un bollo di colore giallo a prua, che indicava l’esenzione della tassa.
Adesso sì… ti ho detto tutto, quindi ti RI-auguro un felice e soddisfacente anno nuovo, invitandoti a scaricare le TRE le versioni (costen nient, hinn AUF) e a divulgarle .
Se vedom… elbor
Adriana Scagliola & Elio Borgonovo
wawawa
Roberta Cassaghi
wawawawa
Elio Borgonovo
Consigli per la stampa
Il file PDF è stato preparato nei formati carta: A4 (21x29,7cm) e A3 (29,7x42cm).
Ovviamente possono essere stampati nella misura che desideri, tenendo conto che ingrandendo il formato diminuisce la qualità della stampa.
I fogli sono impaginati fronte e retro. Ciò consente che ATTIVANDO la funzione “stampa fronte e retro” si otterranno SETTE fogli, mentre se disattivata saranno 14.
CONSIGLIO, prima di confermare la stampa, di ATTIVARE la funzione “Adatta al foglio”. Ciò ridurrà leggermente il formato originario del PDF adattandolo al foglio di carta inserito nel cassetto della stampante, lasciando un margine bianco sul perimetro del foglio MAGGIORE, rispetto ad una copia stampata con la funzione impostata su "Stampa al 100%".
Ciò ti darà maggiore sicurezza se desiderassi rilegare i fogli con una spirale, o forarli con la foratrice* e raccoglierli con una cordicella.
ATTENZIONE In genere la qualità della stampa offerta dai centri stampa o dai negozi specializzati in fotocopie è buona, ma il risultato finale dipende dall’attrezzatura usata e/o dal settaggio assegnato alla stampante/fotocopiatrice, ed altre varianti, come il tipo di carta scelta (grammatura, lucida o opaca) che influisce sulla fedeltà delle immagini rispetto agli originali.
Fammi sapere com’è andata, scrivimi a info@elioborgonovo.it
Torna da dove sei venuto
Ué milané nisciuno nasce imparato!
Questa è una normale “foratrice” – del secolo scorso. Tutti sappiamo come si usa e la usiamo per fare i due fori ai fogli da mettere nei raccoglitori ad anello. Basta allineare il centro del foglio all’apposito riferimento posto tra le due lame tonde e voilà, il gioco è fatto.
Ma… se dobbiamo fare UNO solo di buco… al centro di un foglio… come nel caso dei nostri Lunari? Forse non tutti sanno come farlo.
Il gentile e preparatissimo Mirko, il giovane proprietario (napoletano) del negozio di foto e fotocopie dal quale da tempo mi servo, me l’ha insegnato.
Sotto alla foratrice, nel coperchio di chiusura che non permette ai “coriandoli” di cadere e spargersi per tutto l’ufficio, c’è un foro, giusto in corrispondenza di una delle lame tonde.
Le pagine dei Lunari hanno sul lato superiore, un cerchiolino grigio (qui evidenziato in rosso) che indica il centro del foglio, dove forarlo se si desidera raccogliere i fogli con una cordicella, per poi appenderli.
Bene… Mirko mi ha insegnato che quel buco serve per “mirare” il punto dove si desidera forare, facendo attenzione di ruotare il foglio, in modo che la seconda lama tonda non fori il foglio dove non lo si desidera. Nel punto evidenziato dalle frecce rosse.
E… voilà, il gioco è fatto, ha detto Mirko.
Stupito per la scoperta, invece di fare la solita battuta al momento di ritirare il lavoro: “ma ti devo pure pagare?” – dopo anni di conoscenza, il divario di età e per la simpatia e cortesia con le quali tratta i clienti, mi permetto anche di sfotterlo – questa volta mi sono complimentato.
Naturalmente, attingendo alle belle e sane origini partenopee, non ha perso l’occasione per rispondermi: Ué milané nisciuno nasce imparato!
Se desideri farti stampare il tuo/i tuoi Lunari, Mirko ha in archivio i PDF per farlo.
Telefonagli (02 8953 1265) e mettiti d’accordo, tenendo presente che…
GRANDANGOLO si trova in via Medeghino, 32 – MM2 Abbiategrasso