Mi riferisco a quell’EX anteposto ai Meneghini nomi: Martinitt e Stelline.
Un excellent, un’eccellenza, di chi di un difficile periodo della loro vita, non ne hanno fatto segreto ed anzi… l’ha giustamente rivendicato con orgoglio.
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Domenica tredici, sfruttando un passaggio in auto, offertomi da un Ex-Martinitt DOC, l’Ezio Soffientini, siamo andati in via Pitteri al 58, al collegio dei Martini, per assistere alla presentazione del calendario del 2017, realizzato dalla Associazione EX-Martinit e Ex-Stelline.
Durante il non breve tempo resosi necessario per raggiungere l’Ortica dal Chiesa Rossa (perchè l’Ezio l’ha slongaa el broeud, ma se capiss… lù l’è on ex-Ghisa e i strad ie cognoss minga, paròla de ex-tassista ) ho avuto modo di ascoltare suoi interessanti e inusuali racconti relativi alla vista di tutti i giorni in collegio.
Indovinello...
La presentazione è stata più che piacevole e ben organizzata. Un Gianfranco Gandini a dir poco perfetto, ha condotto dell’evento, alternandosi alla presentazione delle opere e delle poesia con Alessandro Bacciocchi, presidente dell’Assiciazione ex-Martinitt e ex-Stelline.
Tutte le poesie, in milanese, sono state lette con passione e sentimento, regalando ai presenti emozioni toccanti. Un momento particolarmente toccante ma anche divertente, è stato offerto da Matteo e Mirella. Matteo Kaaver, il giovane Martinin (il nome per identificare un ospite ancora attuale) dopo aver spiegato l’ispirazione che ha stimolato la sua creatività pittorica, si è avvicinato a Mirella Porta (un nome una garanzia) per ascoltare la lettura della sua bella poesia “Record d’estaa”.
È stato in posa per la foto ricordo, che è apparsa evidente la complicità e la voglia di giocare tra che i due hanno, e la foto qui sotto mi pare che sia… esplicativa.
A seguire il fotoreportage con solo alcune foto dei poeti che si sono alternati alla lettura.
Fotorepoertage
Più in grande, l’opera della Vicepresidente dell’Associazione ex-Martinitt e ex-Stelline,
– Stellina dal 1960 al 1963 – è realizzata in vetro, una “Invetriatura in tecnica Tiffany”
.
Il quadro di Gianfranco Gandini, Martinin dal 1955 al 1961, intitolato “Sulla riva del lago” è abbinato a “Virgolin de luna”, la poesia di Mara Chierichetti, una nostra gradita conoscenza sempre attenta e partecipe alle manifestazioni meneghine di questo genere.
Questo è il quadro di Ezio Soffientini, intitolato “Vedova” che nel presentarlo chi ha spiegato la ragione per la quale, numm milanes ciamom inscì la fontanella de l’acqua che la stà in starda. – Per non usare tutte queste parole, ovvio.
Alle pareti della sala, tar i tanti quadri appesi, regalati all’Associazione da diversi artisti, hanno catturato la mia attenzione i tre che ti ho evidenziato. Si tratta di due acrilici di Ezio Soffientini e sopra un olio di papà. Eccoli più in grande.
Il secondo di Ezio, lo scorcio della piazza mi è venuto meno nitido ancora di questo, ecco il motivo per il quale non te lo propongo.
Pur essendo posizionato più in alto, non so perché, ma la foto di quello di papà mi è venuta meglio. L'hoo minga faa de propòsit... Ezio.
La presentazione si è conclusa attorno a mezzo giorno e come si conviene… attorno un tavolo imbandito di stuzzichini e bevande varie, alcoliche e non.
Ho guadagnato il passaggio di ritorno in macchina con la Patrizia e la Paola, secondo te a quale delle due tipologie bevande ho rivolto il mio interesse?
Ecco…
Concludo con la foto della Vicepresidente dell’Associazione ex-Martinitt e ex-Stelline, Silvia Musazzi ha chiesto le fosse scattata affianco dell’Edoardo Bossi.
Il catello alle loro spalle è stato scelto come “firma” degli organizzatori dell’evento più scanzonati, che l’hanno posizionato nella sala del rinfresco.
Se vedom... elbor
Aggiornamento
Dal link che mi ha inviato Silvana Musazzi, dove ha postato parecchie foto che ha scattato in occasione della presentazione, ne ho scelte qualcuna anche di momenti "privati" a noi preclusi... sig sig sig.
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Eccolo il momento a noi... precluso