Ottobre 2015
Nonostante le piccole dimensioni, mi è difficile nascondere la simpatia ed il particolare affetto che provo per questa minuscola chiesa.
Il suo discreto “impatto” nel caotico viavai di un quartiere un continua evoluzione, non la esonera dall'avere un carattere ed una presenza, nell'ambiente culturale meneghino, di assoluto rilievo.
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Un esempio… l’ultimo giorno di ottobre, nel raccolto clima che sempre si crea, quando la Gesetta di lusert si trasforma in una “preziosa bomboniera” della cultura meneghina, la presidente dell’Associazione Amici della chiesetta di San Protaso al Lorenteggio, la Paola Barsocchi ha presentato il suo libro, intitolato:
Grazie ad una meticolosa ricerca e al recente reperimento di importanti documenti, l’autrice è stata in grado di arricchire con nuove informazioni la storia, finora conosciuta, dell’Oratorio di San Protaso al Lorenteggio e della cascina/monastero omonima a cui faceva da cappella.
Si tratta del “primo” libro che racconta l’intera storia millenaria di questa chiesetta, sopravvissuta nei secoli, a vari tentativi d’abbattimento, anche molto recenti. Il volume è impreziosito da oltre settanta fotografie a colori di interni ed esterni e da rari scatti in bianco e nero che la ritraggono nei primi decenni del ‘900.
Dopo l’introduzione di Tullio Barbato, sono stati letti brevi ma interessanti brani tratti dal libro, e recitate due poesie in milanese, ispirate dalla Gesetta di lusert e dalla sua storia. Nella foto che segue, da sinistra, in senso orario: Micaela De Stefano, Catia Lazzerini Denchi, Adriano Vigorelli, Paola Barsocchi, autrice del libro e la arpista Cinzia Bolongaro.
Una piacevole sorpresa nell'ambito della presentazione, è stata l'esibizione della bravissima arpista Cinzia Bolongaro. La giovane abita del quartiere Lorenteggio, ed ha deliziato il pubblico, pizzicando la sua arpa celtica, per suonare alcuni piacevoli brani di vari compositori. Ne ho scelto uno che puoi ascoltare attivando la barra audio sotto la foto.
Esegue Cinzia Bolongaro
Abbiamo anche goduto di un piacevole e divertente “fuori programma” ascoltando l’architetto Luigi Maria Guffanti, raccontare il rapporto che si è stabilito, nel periodo dell’ultimo restauro, tra lui, le maestranze bergamasche e… il Crocefisso, che da centinaia di anni è appeso al soffitto della chiesetta.
L’architetto Luigi Maria Guffanti che guardando il Crocefisso ci indica la posizione un poco nascosta ma non meno importante. Al suo fianco Paola Barsocchi.
Desidero segnalare a coloro che non hanno potuto intervenire a questa presentazione, una seconda, imperdibile opportunità: Sabato 7 Novembre, alle ore 16.00.
Particolare di non poco conto… Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto per finanziare i restauri dello stesso Oratorio. Quando il piccolo si fa grande…
Per questa Gesetta, un grandissimo meneghino, Piero Mazzarella, assieme a Moietta (che non conosco e purtroppo non ho trovato alcuna notizia sua in rete) hanno scritto/composto una canzone intitolata proprio "La gesa di lusèrt" che puoi ascoltare, cantata dal bravo Claudio Merli cliccando qui.
Da non perdere… elbor
A seguire alcune foto scattate durante la presentazione.
Opsss. Stavo dimenticando di mostrarti, il "piccolo", ma anch'egli prezioso tanto quanto la Gesetta di lusert, bel Crocefisso protagonista dell’aneddoto raccontato dall’architetto Luigi Maria Guffanti.
Ps. Non sono ancora in possesso del nome dell'architetto ritratto nelle foto, appena ne sono in possesso, completo l'articolo. Ti prego di scusarmi.