Mes de Settémber 2016
Per questo racconto, ho deciso mischiare le componenti che… sempre ti propongo, nella stessa disposizione; introduzione, barra audio, testo della poesia.
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Ad un certo punto la Piera mi dice...
«Me faseven levà sù ai quattr’or de mattina,
- Gh’è de burattà!
- Mì in quèi momenti le auguravi ghe morissen, perchè burattà l’era sedassà. Donca mì me mettevi…»
«Hoo minga capii ‘se l’è?»
«Burattà, a l’è…, el voeur dì che sedassavi. El sedass t’el see ‘se l’è?»
«Nà, nò.»
«El cribbi»
«Eh… ciombia ‘se te parlet… in che lingua te see ‘dree parlà?»
«El milanes»
«in che lingua te see ‘dree parlà?»
«El milanes»
in che lingua te see ‘dree parlà?»
«El milanes»
L'introduzione Piera Bottini mi parla in...
Ecco... questo è il clima che spesso viene a crearsi, quando vado a trovare questa ragazzina del '927.
Tranquillizzato del fatto che la mia amica Piera, (per chi non l’avesse riconosciuta, era lei nella registrazione) stesse parlando in milanese, e non… “ostrogoto”, mi sono messo comodo ed ho tirato fuori dal materiale, che come sempre prepara sul tavolo, un quadro, che incorniciava un manoscritto, che tiene appeso in anticamera.
Si tratta di una poesia, che ha scritto per lei, nel Settembre del 1943 una signora, che come la 15enne Piera era “sfollata” a Chignolo Po nella cascina dove vivevano dai parenti della Bottini. Parenti che le affidavano le incombenze che una “contadinella” della sua età, doveva fare in cascina; la Piera dice, fòrsi anca on quaicòss possee…
E lei, che (non dimentichiamolo) l’era ona tosa de… Pòrta Genova qualche ripicca se l’è presa.
Queste sono le foto della poesia della “collega” che in rima, descrive, lasciandoci liberi di immaginarla, il carattere e la vivacità, di una giovane fanciulla di Milano, sfollata per i bombardamenti del ’43.
Il manoscritto è incorniciato su vetro per poter essere letto davanti e dietro.
Cliccando sulla barra audio, puoi ascoltare la Piera leggere la poesia a lei dedicata. Ne ho digitalizzato il testo, anche se alcune parole non sono riuscito a leggerle, e l’ho inserito dopo la barra audio.
Legge Piera Bottini
Stornellata a Pierina
di Maria Giorda??
È la Piera una brunetta, snella allegra e birichina,
ha la sagoma perfetta della vera sbarazzina
capelli neri sempre al vento,
occhi sinceri sguardo contento,
non soffre mai di malinconia
tutto sa prendere in filosofia
Ha per tutti una parola, ha per tutti un sorrisetto,
come puoi lasciarla sola questa bimba sì folletto?
La conoscono assai bene, polli, anitre e tacchini,
che soffrono le pene dell’inferno, poverini!...
Allor ch’essi scappan fuori dal pollaio o l’orticello
Xxxxxxx tengono i dolori pel lor capo miserello!...
La Pierina, imbestialita li rincorre per un po’
finché poi, stanca, sfinita, pensa mi vendicherò
allorché nelle mie mani voi verrete a capitare,
stian sicuri, quei bei xxxxxx, che gliela farò scontare!
Or comprendi perché, un giorno un pollino restò zoppo,
perché , prima del ritorno, lei fe’ correre un po’ troppo
così pure la pollina, che sul capo le pigliò,
perché assieme a una gallina, dal suo orto se ne andò.
Quando il cibo va a portare ai maiali e alle galline
sono certi di buscare anche tante ramanzine.
Dopo tutto questi ha il bambino da cullare
E allor cambia mille pose pur di farlo addormentare
Ecco, senti che canticchia una nenia in sordina
E alfin, quello dormicchia, lo va mettere in cestina.
Alle venti, con premura, radio Londra va a sentire
Poi riporta, con grossa cura, tutto quanto poté udire.
Ed infin, giunta la sera, l’ossa rotte si riposa
Con un sonno che ricrea e fa rosea ogni cosa.
Ora, Piera, ti saluto e ti prego perdonare
Questo detto e soprattutto, la mia voglia d scherzare.
Se tu un dì ricorderai queste poche rime mie,
certamente riderai, ma non crederle ubbie
perché proprio tu hai vissuto quanto in breve io ho descritto
ed io spero, innanzi tutto, che a qualcosa avrà servito.
Se non altro diverrai una provvida massaia
anche se tu rimarrai tanto vispa e gaia.
Abbi i miei cari auguri per un prossimo avvenire
In cui i sogni tuoi più puri possan vita divenire!
Con simpatia sincera
Maria Giorda??
Milano, 25 Settembre 1943
Come avrai notato, la “coda” della registrazione della poesia, sfuma mentre… chiedo spiegazioni relative all’ascolto, da parte della Piera, dell’emittente Radio Londra.
Se sei interessato a… sei minuti e mezzo di racconto, nel perfetto milanese della Bottini, che parla di se stessa e della vita da sfollata, clicca sulla barra che segue.
Piera Bottini racconta se stessa
Concordi anche tu che era davvero un bel tipino la Nostra Piera Bottini...
Come avrai notato, anche questa registrazione, sulla “coda” sfuma. Sfuma, mentre… mi sta dicendo quale era l’unica “ròba” dei lavori di cascina che le erano affidati, proprio non faceva.
Se desideri saperla, e se sei interessato a conoscere altro, della giovane Piera Bottini, sfollata dai parenti a Chignolo Po, e magari… ti piacerebbe vederla mentre racconta, cliccando sulla foto qui a lato, la vedrai raccontare, sempre in milanese, come nonostante l’atroce periodo che lei come tutta l’Italia stava vivendo, giocava e si divertiva, non perdendo la vivacità dell’adolescenza, cosa che ancor oggi le è rimasta.
Spero ti sia piaciuto questo racconto. Se vuoi lasciare un commento , qui sotto nello spazio riservato, sono certo che Piera, (che tenuto conto dell’età e dei problemi visivi che ha, si giostra bene col computer) sarà felice di leggerti.
A seguire due immagini della Piera scattate, pressappoco, nel periodo a cui si riferisce il racconto.
Al centro, “vestite della festa” assieme d due amiche.
Notare il signore alle loro spalle, come guarda incuriosito il gruppetto di fanciulle.
Questa è una foto che a breve ti riproporrò. Oltre alla giovanissima Bottini, in primo piano con le calzette bianche corte, con un cappellino scuro, c’è la Giorgina.
Una giovane ragazza, maggiore di qualche anno della Piera, con la quale, la Nostra, ha avuto uno speciale rapporto di “complicità” molto in uso in quegli anni, oggi fortunatamente, “scomparso”, della quale, appunto, ti racconterò più avanti.
Nella foto, si trova inoltre, la sorella maggiore della Piera, che per questo scatto ha optato per un cappellino, della stesso tipo dell’amica, ma… bianco.
Se vedom… elbor
N.d.r. Per "onestà"... teniamo ad informarti (la Piera ed io), che la foto iniziale, NON è stata scattata a Chignolo Po, nel periodo in qui la Bottini era sfollata, ma successivamente di qualche anno.
Se necessiti di un paio di consigli tecnici, per lasciare il tuo commento a questo a questo racconto, clicca sull'icona SOS Mail qui a lato, ed accederai alla scheda tecnica, che in quattro semplici passaggi ti chiarirà tutti i dubbi.
Se scrivom... elbor