Gennaio 2016
Meravigliosa, incantatrice, melodica, tempestosa, assordante, poderosa, incontenibile, crudele, dolce, affascinante, unica, dissetante, in una parola… indispensabile. E per questo deve restare un bene universale, diritto di tutti.
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- Tu tu – Tu tu…
- Pronto.
- Ciao amore, ci troviamo oggi pomeriggio, in centro?
- Con sto caldo? Uffi… Va bene, ok… Dai a che ora e dove?
- Guarda, io vado lì alle quattro, tu… anche se arrivi alle quattro e un quarto/4:30… non c’è problema. Ti aspetto.
- Si.. ok, ma dove?
- Mi metto lì, all’ombra sulla panchina tranquillo, e ti aspetto. Guardo quelle forme perfette, sinuose, quei seni bagnati, sex///
- Amoreeee!¡¿?che cxxxo stai dicendo. Chi è sta !¡xxxxx¿? che va in giro nuda e per di più bagnata
- Ma amore, gioia della mia vita, battito del mio cuore, incantesimo dei miei occhi… cosa pensi?
È la fontana. La fontana di piazza Fontana, del Piermarini. Sai… è' stata la prima fontana di Milano, è in una posizione centrale, nell’omonima piazza. Fu voluta da Maria Teresa d’Austria, nella seconda metà del 700, in quel luogo dal quale venne sloggiato il “verzee” (il mercato ortofrutticolo) dell’Arcivescovo.
L’opera è stata affidata a Giuseppe Piermarini. Nella realizzazione del progetto egli venne affiancato da un altro artista dell’Accademia di Brera, lo scultore Giuseppe Franchi, autore delle sirene e dei delfini che ornano la fontana. La sua realizzazione risale tra il 1781 e il 1782 nell’ambito di un progetto più ampio di risistemazione della piazza.
La fontana, in stile neoclassico, è composta da tre vasche sovrapposte, in granito rosa di Baveno.
-Hai capito amore, pronto, pronto.
-Tu tu – Tu tu.
Certo, con la fontana del Piermarini è troppo bella, perfetta, vai sul sicuro, è come “sparare sulla Croce Rossa”!
Ma a proposito di Croce Rossa, ero sul tram e due “vecchietti” di fianco a me si stavano dando appuntamento…
- Se troeuvom, in via Manzon, dove gh’è la viettina che adess l’è pedonal, che la va in la via dei Giardini…
- Si hoo capii.
- C’è la fontana-monumento Pertini, è un’opera di Aldo Rossi, architetto milanese, inaugurata a Milano nel 1990 e dedicata al settimo presidente della Repubblica italiana Sandro Pertini.
- Allora ci troviamo alla fontana del presidente più amato dagli italiani?
- Va ben, se vedomm.
- Guarda, dovrete essere puntuali, farvi trovare già lì quando passo, non c’è modo di parcheggiare, di aspettare un momento in doppia fila… mi becco subito una multa, ok?
- Ho capito, ho capito, non farmi sempre la predica.
- Ecco, tu e tua madre, mi aspettate sulla punta del marciapiede, della fontana di "Sant Antonio che predica ai pesci".
La chiesa di Sant'Antonio di Padova sorge alla confluenza di Via Pietro Maroncelli in Via Carlo Farini. Essa è preceduta da un piccolo slargo triangolare con un'aiuola alberata, al centro della quale si trova una fontana decorata da una statua in bronzo raffigurante Sant'Antonio di Padova, che predica ai pesci, opera dello scultore Giuseppe Maretto.
La statua fu collocata nel 1932 in occasione del VII centenario antoniano.
- Lui… se non fa il professore non è contento.
- Dai sbrigati che Ciro e Carmela saranno già arrivati. Avevamo appuntamento 10min fa.
- Perché tutto sto desiderio di farsi una foto, con sta fontana dietro?
- Cammina, cammina che te lo spiego:
la fontana fu costruita nel 1936, ha un diametro di 40 mq, è costituita da un corpo centrale più elevato, inserito in una serie di vasche degradanti.
Per la sua forma, simile ad una torta nuziale, è stata battezzata dai milanesi “la torta di spos”.
- Come l’hanno chiamata?
- Magari la pronuncia non era perfetta, comunque vuole dire: la torta degli sposi. È un monumento molto apprezzato, dai milanesi e dai turisti, che amano farsi immortalare, sui bordi della fontana, avendo come sfondo la torre del Filarete.
- Ahhh.
- Ciro e Carmela, l’anno scorso hanno fatto la foto e… si sono sposati dopo 3 mesi.
- Ahhh.
Gentile dott. Rossi,
con la presente sono a confermarle l’incontro da Lei sollecitato, al fine di trovare il giusto punto di incontro, e concretizzare l’iniziativa filantropica che ci siamo prefissati.
A tale scopo, proporrei di incontrarci oggi stesso.
Alla fontana dei Tritoni, in via Andegari. È stata realizzata nel 1928, all’angolo di via Andegari con via Romagnosi: in un tempietto dalle linee classiche. La fontana dei Tritoni, opera di Salvatore Saponaro, occupa la nicchia centrale, ai lati, le due statue simboleggiano il Risparmio e la Beneficenza.
Mi è parso un punto d’incontro propiziatorio, per la nostra iniziativa.
In attesa di Suo cortese riscontro.
Cordialmente. Martini
Martini & Rossi - Pensando da un aneddoto, che mi hanno riferito essere occorso, tra il cantautore Nino Rossi, ed il Cardinal Martini, li saluto entrambi.
- E come mai? Avrai mangiato qualcosa che ti ha fatto male.
- No… non credo. Quello che ho mangiato io, l’ha mangiato lei. Ma lei non ha tutto sto scombussolamento di pancia.
- Senti un po’, la mia mamma, quando ero bambino e stavo come te, andava a prendere una bottiglia d’acqua...
Alla fontana di “San Francesco che predica agli uccelli”. In piazza Sant Angelo, sul sagrato dell’omonima chiesa, si trova la fontana dalla caratteristica forma ottagonale di acqua solforosa (dai milanesi detta l’acquamarscia) un tempo ritenuta un toccasana per la salute.
Poi, nel 1926 fu arricchita dal gruppo bronzeo “San Francesco che predica agli uccelli” e con i versi del Cantico delle Creature, su progetto di Giannino Castiglioni.
- Me la dava da bere, e… passava tutto.
- Anche dopo che hanno messo la statua? Non è che gli ha tolto i poteri la staua?
- Nooo certo che no. Vieni là con una bottiglia e vedrai che ti passa tutto. Piccione…
- Cavolo, ma che ore sono?
- Già le sette meno un quarto.
- Senti, direi che per oggi basta così. Fammi spegnere il computer, stampante e riordinare la scrivania, se no… quelli delle pulizie mi fanno il cazziatone. Arrivo subito.
- Ok… anch’io mollo. Spedisco l’ultima mail e chiudo. Senti ma ci troviamo qui all’ascensore o addirittura giù, in piazza Gae Aulenti, al bar davanti alla fontana.
- Meglio giù. Ohhh, va che ti aspetto dentro, al tavolo quello che si vede la fontana, che a quest’ora è uno sballo.
- Ok, arrivo. Ma… hai tutto?
- Tranqui.
Ringrazio Michele per le belle foto. La parte descrittiva di ognuna delle fontane è tratta dal sito del Comune ed altri siti.
Concludo dicendo che le fontane mi sono sempre piaciute, ma ancora di più, da quando ho scoperto in che quelle moderne, l’acqua che zampilla è sempre la stessa perché è mossa da un sistema a circuito chiuso che riduce al massimo lo spreco.
Se vedom, ops... se bagnom elbor