Dicembre 2015
Anche la Piera ha scritto una poesia dedicata al…viejo. Ora, di due cose sono sicuro: la prima, che se chiamassi mio padre “viejo” in una delle nostre chiacchierate mi direbbe: Ivo… se parla minga insci del to papà. E la seconda, che appena le farò sapere che ho pubblicato questo racconto, con la poesia che ha scritto per papà, andrà a leggerlo subito. E ...
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... non per il piacere di vedere una sua opera pubblicata in rete, ma perché la Piera, oltre ad essere una brava poetessa, ho scoperto averne altre due virtù: è una donna "curiosa" e caparbia; ecco il motivo del titolo. Non sono stato capace però, di trovare la rima con virtù, perché non ci provi tè?
L’ultima volta che sono passato a farle visita, aveva messo in bella mostra, l’iPad che mi aveva detto di avere, ma che non usava perché troppo complicato… capire queste nuove tecnologie. Le avevo detto che sarebbero bastate un paio di “dritte” che poi sarebbe andata aventi con le sue gambe. E col baston… mi ha risposto, sorridendo.
Per farla breve, le ho fatto vedere alcune funzioni che facilitano l’uso dell’aggeggio, gliele ho impostate attive all’accensione, spiegato due movimenti per utilizzarle, e… quando ci siamo rivisti alla presentazione del libro della Paola Cavanna, mi ha detto divertita ed orgogliosa di averci provato appena uscito e di esserci riuscita anche il giorno successivo. Caparbia e curiosa, ma principalmente… brava!
Leggi la sua poesia.
Naturalmente le ho chiesto di leggermela e qui di seguito puoi sentire anche la sua lettura.
Se vedo… elbor
Ps. Abbiamo scelto assieme di pubblicare questa cartolina e il suo retro, che trovi dopo il testo della poesia, perché la Piera la conserva gelosamente, perché trova che papà assomigliasse al suo Alvaro; entrambi di quelli che parlano poco, ma quando lo facevano era a ragion veduta. (Concordo).
Piera, ha anche un lavoro di papà, con dedica espressamente ad Alvaro, che è già inserito tra quelli della Permanente Virtuale, che ci arrivi anche cliccando sulla miniatura qui a lato.
Legge Piera Bottini Santinoli
Elio Borgonovo
di Piera Bottini Santinoli
Pittor…
che su la tela
el stempera i color
che fann riviv
ricord
del nost MILAN
cont i so cà…
… cà de vita vera
in doe… gn’è de regina
… “la RINGHERA!”
Navèi, latrin, mur moiscent
e finestroeu
che se indovina dent…
doe cola
lus panada
di ciaritt
… che s’ ciara, i copp
davanti a i mazzanitt.
Scal in penombra
coi basèj smangiaa,
cort e cortin
guarnii de la rizzada
… del portaruff, la scova
la ruera
e distenduu su i cord
… fregon, scossaa, pattonn
… mettuu in filera.
Bander senza vittori
… che nient spera.
E a chi je guarda
ghe ravanna dent
on més’ c de poesia
e sentiment
e dent i crenn di mur
el voeur cercà
speranz svanii e tanti sogn brusaa
e sotta di riann
legg… la fadiga
del lovorà sudaa
… de gent antiga.
E on grazie al coeur d’artista
del pittor,
omm de talent
maester del color…
per sti memori
ch’hinn tocch de paradis
… del nost MILAN
… dedenter di cornis!
Con simpatia milanesa
Piera Bottini Santinoli
Milan 1/3/1985
Questo è il fronte e retro della cartolina che mio padre ha dato all’Alvaro.
Nota e ricordo.
Se noti nella penultima riga, dove papà dice alla Piera di dare un bacio a suo marito, el milaneson (anca on poeu nason) scrive all’ e non a oppure ad Alvaro. È un difetto di fabbrica, ma... milanesa.
Ricordo che al ristorante Giannina, qualche volta ci siamo andati a mangiare, tutta la famiglia assieme. Era uno dei Clienti storici di papà, c’erano dei quadri di papà alle pareti delle sale, ed ora riflettendo, posso pensare che quelle uscite famigliari, che tanto mi piacevano (ordinavo sempre: cotoletta e patate fritte. Era enorme e la patate… TANTE) facessero una sorta di compensazione/baratto col proprietario.
Non ricordo se ho chiesto alla Piera di che “furto” parla papà. Devo sentirla, poi ti faccio sapere.