Ottobre 2015
Questa volta Maurizio per farci scoprire uno dei punti più belli, caratteristici, ma anche “controversi” della nostra Città, la prende larga…
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… e ci fa entrare a Milano, venendo da nord, costeggiando il Naviglio Martesana per arrivare al Tombon de San March.
Buona "navigata". elbor
Dalla Martesana al Tombon de San Maech
Qualche giorno prima che terminasse ottobre, sono andato a prenotare una visita medica all’ospedale Fatebenefratelli. All’uscita mi è venuto in mente il pezzo preparato con Maurizio, che spiega con le brevi didascalie che seguono le sue “cartoline” che ci ha mandato questo mese.
All’uscita, trovandomi vicinissimo a via San Marco, ho pensato che sarebbe stato piacevole se avessimo pubblicato, dopo ogni “cartolina” uno scatto attuale della stessa inquadratura (naturalmente solo avvicinandomi all’inquadratura originale, per gli evidenti cambiamenti edilizi della zona e per la attrezzatura a disposizione – la macchina fotografica del cellulare. Certo nessuno dei i fotografi che hanno scattato le foto/cartoline, nemmeno dando fondo a tutta la fantasia del mondo, avrebbero potuto pensare che le loro foto avrebbero potuto essere “riprese/imitate” da un tipo con uno… samsung smartphone ?¿?¿).
Imboccando la via Melchiorre Gioia, all’altezza del civico 181, (foto A) Maurizio ci invita a “navigare virtualmente” lungo il Naviglio Martesana, per tutto il tratto che attualmente è coperto, sino ad arrivare al Tombon de San March: il tratto compreso tra il ponte delle Gabelle e il ponte dei Bastioni di Porta Nuova (foto D).
Nella ricostruzione del percorso (nella cartina che segue, realizzata con dei captur-screen tratti da Google Maps), le lettere B e C, nell’ordine si riferiscono agli incroci di via Melchiorre Gioia con via Luigi Galvani, con viale della Liberazione – ripresi anche nelle foto. Il punto e la foto E, si riferiscono all’incrocio di via San Marco con via Castelfidardo. Le foto son state messe al fine di orientarti meglio nel tour storico che seguirà.
Il tratteggio in azzurro, indica il percorso del Naviglio Martesana, oggi coperto e le frecce posizionate sopra, il senso della corrente dell’acqua.
Il cerchio rosso, indica la zona argomento della Cartolina di Maurizio per questo mese di ottobre.
Ponte n. 1: delle Gabelle in corrispondenza con viale Monte Grappa.
Ponte n. 2: del Bastione in corrispondenza col Bastione di Porta Nuova
Ponte n 3: dell’Incoronata. Un piccolo ponticello pedonale in pietra, ancora esistente in via San Marco.
Ponte n. 4: di via Castelfidardo in corrispondenza con l’incrocio di via Castelfidardo con via San Marco.
Lo scatto di questa foto, (n.1) è stato eseguito nel 1929. L’orizzonte è rivolto verso la periferia nord, mentre le spalle dell’operatore lo sono verso il centro della città.
Qui, il Naviglio Martesana ha oltrepassato i Bastioni di Porta Nuova, il ponte delle Gabelle, (ponte n.1 nella cartina) per giungere nel… Tombon de San March. Dirigendosi poi nel Naviglio di San Marco. Dietro al ponte dei Bastioni di Porta Nuova, si riconosce l’elegante edificio, finemente decorato con fasce di mattoni a differenti tonalità, ancor presente oggi.
Impossibile inquadrare dallo stesso punto di vista che il fotografo ha scattato nel 1929. Oggi gli alberi che sono cresciuti ai margini dei Bastioni, se ne vedono le ultime fronde negli angoli in alto a destra e sinistra nella foto, coprirebbero totalmente l'edificio.
Il Tombon de San March in versione… balneare.
Impossibile immaginarlo oggi una situazione simile, ma non solo dal punto di vista “salutar/ecologico”, ma anche, e soprattutto, dal punto di vista sociale.
C’è qualcuno di noi che non l’abbia fatto all’epoca, che riesce ad immaginarsi oggi, in una calda domenica d’agosto, per lenire il caldo e allo stesso tempo, divertirsi un poco con la morosa… menala al Tombon de San March (naturalmente in tram o in bici) per andaa a faa el bagn? Con tutte le altre persone… diremmo alla signorina: sem minga di poverett, numm. - Andiamo invece dal nostro gelataio qui all'angolo poi torniamo a casa che c'è la partita.
In questa foto, il fotografo, è sul ponte dell’Incoronata (un ponticello pedonale che ancora oggi esistente in via San Marco, che nella cartina è indicato col ponte numero 3). Il suo obbiettivo è rivolto verso il ponte della Bastione, mentre in primo piano si vede la Conca dell’Incoronata, la cui ideazione è attribuita a Leonardo 1496 Quattro anni dopo la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo. “Personaggiuncoli”… gli italiani di quell’epoca.
In questa foto, la Conca dell’Incoronata è vista dalla parte opposta, dal ponte del Bastione (il numero due nella cartina). A meta del tragitto del Naviglio, si nota il ponticello pedonale dell’Incoronata e più in fondo quello di via Castelfidardo (n. 4 nella mappa esplicativa iniziale).
Qui il fotografo, si è lasciato alle spalle, solo da qualche metro, il ponte di via Castelfidardo, punta la macchina verso nord, verso la periferia della città, e nella sua inquadrature si nota, prima il ponte dell’Incoronata (il n. 3) e sullo sfondo, dopo la curva, il ponte del Bastione (numero 2 nella carta), in corrispondenza degli attuali Bastioni di Porta Nuova.
L’ultima foto, la n.5, mostra la via San Marco che si incrocia con la via Castefidardo. Il ponte nell’angolo basso a sinistra è l’alveo dell’ultimo tratto del Naviglio San Marco.
È ancora visibile ai giorni nostri e si trova in un discreto stato di conservazione, seppur privo del suo elemento principale. Precisazione… Relativamente alla prima foto, desidero precisare che el Tombon de San March, contrariamente a quanto la maggioranza delle persone ritiene, non è il Laghetto di… San Marco, del quale ce ne occuperemo nella prossima “navigazione”.