C'è peggior CdA di chi non vuol sentire?
Qui la mia indignata risposta, alla offensiva lettera del CdA SEAO, consegnata come sempre a mano negli uffici della cooperativa. - oggi 24/05/23 n.19
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Non lo credevo… ed invece c’è!
È il CdA che tenta di attribuire false (ed illegali) richieste, provenienti da chi non le ha mai fatte.
Perché dovrebbe far ciò? Non lo so… vorrei saperlo anch’io.
Nel mio caso, forse… non avendo argomenti razionali da contrapporre alla logica ed evidente anomalia che gli ho segnalato, in difficoltà, decide di adottare la strategia (tanto in uso oggi) di affibbiare alla controparte richieste che non ha mai fatto, al fine di creare disorientamento in coloro che interessarti alla questione, seguono questo post. Ecco il testo della mia risposta ad CdA.
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Spett.le Consiglio Direttivo
Società Edificatrice Abitazioni Operaie
c.a. Presidente Barbieri Paola
Milano 23 agosto 2022
Spett.le CdA e Presidente Barbieri Paola,
ritengo la vostra ultima comunicazione sbrigativa e io sí… irricevibile. Ripetero all’infinito che la mia è una SEGNALAZIONE e non una proposta, e men che meno, sia ben chiaro che io non ho mai proposto, chiesto, invitato il CdA ad “assegnare un alloggio in godimento a un Socio che già abbia un appartamento di sua proprietà o comproprietà prima di aver soddisfatto le esigenze abitative di Soci che non godono di tale possibilità". NON SCHERZIAMO!
Ciò che avete scritto, affibbiandomene la paternità, oltre che una falsità, non vorrei che rientri nei termini che identificano una calunnia. Contrariamente, nel caso abbia effettivamente proposto al CdA quanto sopra riportato dalla vostra lettera in virgolettato, per favore, vi prego, riportarmelo prontamente, cosicché io possa chiedere scusa a voi e pubblicamente. In caso contrario, una Vostra rettifica con relative scuse sarebbero gradite.
Colgo l’occasione, per l’ennesima volta, di riassumere l’anomalia che ho riscontrato nel Regolamento SEAO di assegnazione degli alloggi: dare pari opportunità (sei mesi di tempo) tra i soci già assegnatari e quelli in graduatoria di un appartamento SEAO quando divengano proprietari di un alloggio. Un intervento di parità e giustizia tra i Soci, che il CdA dovrebbe operare per realmente essere “coerente coi principi cooperativi” che afferma di perseguire.
Passando oltre, ritengo di meritare un’adeguata risposta, sulle questioni che ho esposto nella mia precedente comunicazione: inerenti ai punti B), C) e D).
Inoltre, è molto importante conoscere quali provvedimenti il CdA intende prendere al punto E):
- come risolvere la cronica inaffidabilità delle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi
- se e quando, il CdA intende operare per eliminare (o mantenere) l’ingiusta situazione delle “domande di alloggio in sospeso” che favoriscono spudoratamente alcuni Soci a dispetto di altri.
- se e quando il CdA intende pubblicare le graduatorie (esatte e inequivocabili) su sito della cooperativa.
Attendo vostre considerazioni.
Relativamente al mio caso specifico, è per me di vitale importanza conoscere ESATTAMENTE la mia posizione in graduatoria, perché mi consentirebbe (assumendo i miei rischi) di programmare la data per la firma del compromesso e quella del rogito, per la vendita dell’appartamento nel quale vivo, che desidero fissare con la coppia di acquirenti interessata all’acquisto.
Mi rammarica inoltre sapere che per causa dei “pregressi impegni dei Consiglio, l’appuntamento da Lei [me] richiesto potrà essere messo in agenda verso la fine di settembre p.v.”. Resto comunque in attesa di conoscere vostra disponibilità.
Distinti saluti
Elio Borgonovo
oggi 12/05/23 n.15