Martedì 18 de april 2017
Doveva essere tra il 1972/73, quando ho scattato questa foto.
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In quegli anni frequentavo le Professionali di fotografia alla Società Umanitaria, e la fotografia lo aveva interessato.
Ogni tanto prendeva la “mia” Canon FTQL (comprata da lui) per appuntarsi qualche scorcio o particolare di quella Milano che poi metteva nei suoi quadri. Abbiamo anche sviluppato assieme qualche sua foto, ma la mia abilità come sviluppatore non lo soddisfaceva (allora in casa avevo un piccolo ingranditore, le 3 bacinelle: Svil – H2O – Fix per concludere con la smaltatrice – sempre pagate da loro… logico).
Preferiva la ben più alta professionalità del collega Nando Manoni, autore tra l’altro, della foto che ha utilizzato (ed io seguo ad usare) in molti suoi dépliant, che lo ritrae come il bell’artista dallo sguardo in cerca di ispirazione, davanti ad uno dei suoi muri scrostati a fianco di una nicchia ed un rubinetto dell’acqua. «Vardel… bell de fà vegnì voeuja de ciappall a sberloni!» diceva la mamma, notando l’ottima riuscita della foto e l’effetto gradevole che suscitava alle tante “estimatrici” del viejo.
L’idea e la richiesta di scattare questa foto è stata sua, io l’ho solo il realizzata.
Si è un poco spettinato, ma non troppo, perché non amava avere i capelli in disordine. (Appena sveglio si lavava la faccia e si pettinava, magari poi restava in pigiama sino a sera, ma sempre pettinato. Era del “genere” Facchetti) Con lo sguardo fisso in camera, un cartello al collo con i numeri che formano la sua data di nascita ha voluto che scattassi questa immagine a mo’ di foto segnaletica.
Oggi, circa 45 anni dopo, nel giorno del suo compleanno (18/04) ti faccio tanti auguri viejo.
Sarà stato il 18 di Aprile di quarantacinque anni fa???
La foto del Nando Manoni che potresti aver già visto pubblicata.
Questo sono io, in quel periodo, in una delle uscite con papà a caccia di foto strane.
Son certo del periodo, perché il piccolo riflesso nella mano
è un anello d'argento che portavo in quel periodo.